Tormentata dai ricordi traumatici della sua infanzia, la giornalista investigativa Sawyer Brooks fatica ancora a controllare la sua rabbia, la sua paranoia e la sua vita. Adesso, dopo aver finalmente ottenuto una promozione sul lavoro, è costretta a tornare a casa e ad affrontare il suo passato. River Rock è il luogo in cui è stata abbandonata dalle due sorelle maggiori, e dove ha dovuto subire da sola gli indicibili maltrattamenti della sua famiglia. Ma è anche il luogo in cui scomparve la sua migliore amica e furono assassinate due adolescenti. Tre casi ancora aperti, ma che la cittadina ha cercato di dimenticare… insieme a molti altri segreti. Quando un’altra ragazza viene uccisa con la stessa brutalità, Sawyer è decisa a mettere fine ai crimini. Risucchiata negli orrori della storia della sua famiglia, Sawyer deve riavvicinarsi alle due sorelle, entrambe afflitte da altrettanti ricordi traumatici. Ma cosa sarà più pericoloso per lei? Quello che già conosce del suo passato o quello che deve ancora scoprire?
Data di pubblicazione: 06/06/2022
Lingua: Italiano
Formati disponibili: Copertina flessibile, Epub, Mobi per Kindle
Spedizione: Entro 3 giorni lavorativi (salvo imprevisti). Consulta le Faq sulla spezione qui
chiara.verzulli –
Sono sempre stata una lettrice accanita, e se è vero che il primo vero amore non si scorda mai, ecco questo genere per me è come tornare a casa.
Quanto mi piacerebbe saper scrivere questo genere di storie.
Non ho molto tempo libero, ma quelle poche volte che capita mi butto a pesce su film, telefilm, serie – insomma la qualunque e il qualsiasi modo li vogliate chiamare – su qualsiasi cosa tratti questo argomento.
La struttura di questo libro mi ha affascinata fin dall’inizio, i pov alterni non sono i classici che siamo abituati a vedere, ma la narrazione è affidata e divisa tra Sawyer e la crew, un gruppo di donne abusate psicologicamente e fisicamente e che non hanno avuto giustizia.
Sawyer nella vita vuole essere una giornalista in grado di portare in luce la verità e dare giustizia alle vittime. Il suo passato burrascoso l’ha portata a non avere fiducia nel prossimo e a patire quel dolore sordo che le rimbalza tra l’anima e il cuore spezzati durante quel periodo di vita di ognuno di noi in cui dovremmo vivere in modo spensierato e felice e non avendo paura anche solo a respirare.
Il contatto fisico la destabilizza portandola lontana dal presente e scaraventandola indietro nel tempo
“Esprimere i suoi sentimenti era difficile tanto quanto accettare il contatto fisico e mostrare affetto. Ci voleva tempo, le diceva il terapista. La cosa importante era sapere come si sentiva dentro. Teneva alle sue sorelle e avrebbe fatto di tutto per entrambe. Immaginò che fosse un buon punto di partenza.”
La storia si muove proprio sul punto comune di voler dare pace a quelle anime e quei fisici rotti, la giornalista cercando informazioni per poter portare prove schiaccianti agli occhi di tutto il pubblico, mentre la crew vuole portare quel senso di giustizia con la vendetta
“La Crew era convinta che l’unico modo per ottenere giustizia fosse punire i criminali.”
Nei pov del gruppo si vede la disperazione, quella che ti porta anche a fare sciocchezze, a studiare a tavolino un modo per arrivare a chi fa del male per riuscire a sedare quella sete diventata insita nelle persone che hanno sofferto e che per diversi motivi le loro ragioni sono state surclassate dal potere, dai soldi, dalla classe sociale.
Si può non essere d’accordo nella risposta alla violenza con altra violenza, ma credo che si debba essere anche abbastanza intelligenti ed empatici per comprenderne i motivi.
Cosa faresti se dopo aver subìto violenza per giorni e il tuo aggressore riesce a cavarsela oppure che dopo un periodo in galera lui esce mentre la tua prigione è perenne perché in fondo basta vedere i segni lasciati sulla tua pelle, o percepire un suono, un profumo, una canzone, un odore, un tocco per riconoscerlo come ostile e quindi non riuscire più a sentirti libera e felice di essere semplicemente te stessa? La te di prima non esiste più, i legami di un tempo potrebbero averti voltato le spalle all’ennesima volta in cui rifiuti un invito.
Cosa faresti se non riuscissi più ad avere rapporti – di qualsiasi genere – perché il tuo corpo e la tua mente si rifiutano, perché anche il minimo tocco ti riporta indietro a rivivere ogni singolo istante in cui sei stata distrutta?
Cosa si prova a sentire la tua vita andare in frantumi sotto la decisione presa da qualcun altro?
Ma la cosa più importante è cosa faresti se tutto questo venisse fatto a tua figlia, tua madre, tua sorella, tua moglie, una tua amica?
La prima cosa che ho pensato come risposta è l’impotenza di fronte al soffrire di chi ti sta vicino e poi una gran sete di vendetta. Credo che siano due risposte che fanno parte del nostro istinto del nostro sopravvivere in un mondo dove il male è dietro ogni angolo.
Quanto rumore fa il silenzio, la mancata attenzione dell’opinione pubblica e non solo sulla violenza?
Stavolta voglio lasciarvi con queste mie riflessioni e domande, lo so ve ne ho poste diverse, ma sono tutte quelle che mi rimbalzavano per la mente a ogni capitolo di questo libro.
Elisa Ferrari (proprietario verificato) –
Questo thriller mi ha catturata fin dalla prima pagina e l’ho letto in un fiato. Il ritmo è incalzante, la trama ben strutturata e i personaggi originali, con una marcata profondità psicologica che me li ha resi subito famigliari. Di sicuro leggerò altre storie dell’autrice!